A Cuneo potrà tagliare il prestigioso traguardo dei 2000 punti e dei 400 muri vincenti in carriera. In questa stagione è sicuramente tra i migliori centrali del campionato: primo per punti realizzati (237, 12,5 a partita), primo per attacchi vincenti (179, con una percentuale di positività del 66,3%), 11esimo per muri fatti (47, 2,5 a partita). Stefano Patriarca, 31enne centrale molisano della Materdominivolley.it Castellana, parla alla vigilia della sfida esterna con Cuneo.
Prima della ripresa del campionato, il tempo di tracciare un bilancio parziale di questa stagione?
A livello di squadra direi che sta andando bene, ad eccezione di qualche passo falso e di qualche punto perso per strada in alcune partite in cui avremmo potuto fare meglio. Siamo comunque orgogliosi di quello che abbiamo ottenuto finora. A livello personale non mi esprimo, lascio il giudizio agli altri. Quello che mi interessa è dare sempre il massimo di me stesso e, soprattutto, fare il massimo per il bene collettivo della squadra. Se la squadra trae beneficio dal mio gioco, sono il primo ad essere contento.
Mancano poche ore alla prossima trasferta. Tutti pronti?
Certo. Parlo anche a nome degli altri due veterani, Fiore e Cazzaniga, e confermo che questo weekend ci è servito a ricaricare le batterie: 48 ore di riposo non fanno mai male. Quella sul campo di Cuneo sarà una sfida altrettanto importante e delicata. Bisogna approfittare e tener conto che le altre squadre che ci seguono e ci precedono hanno scontri diretti. Noi, dobbiamo essere sempre coesi e determinati.
Quanto è cresciuta la Materdominivolley.it dall'inizio della stagione? Quanto sono migliorati i giovani? Quanto serve a loro l'esempio di voi “over”?
Quello che cerco di trasmettere ai più giovani in virtù del mio ruolo da “veterano” è soltanto il buon esempio di atleta dato con i fatti più che con le parole anche perché non mi piace dare direttive: sono sempre il primo ad arrivare agli allenamenti e l’ultimo ad andar via, lavorando con costanza e impegno. Alcuni consigli e aggiustamenti non fanno parte del mio compito e non mi permetterei mai di prevaricare il mister. Anzi tantissima stima per Castellano e per le sue doti tecniche.
Obiettivo da qui alla fine della stagione?
Riprendo le parole di un mio ex allenatore: “Non è difficile arrivarci ma è più difficile confermarsi”. Quello che ci aspetta in queste sette partite sarà un lavoro ancora più impegnativo di quello svolto fino ad ora. In questo momento è doveroso da parte di tutti fare un ulteriore sforzo per raggiungere l’unico obiettivo di restare in questa posizione.